Nel 313 D.C., con l'Editto di Milano, i cristiani poterono essere finalmente liberi di professare la loro fede e costruire chiese. Incominciò ad organizzarsi in modo definitivo il culto cristiano con cerimonie religiose e riti . Fu allora che la Chiesa di Roma cominciò a dedicare una lunga e paziente attenzione anche al campo musicale. Già Sant'Agostino aveva compreso quanto la musica potesse aiutare ad esprimere emozioni e preparare gli animi alla preghiera. Il repertorio dei canti sacri, però, si arricchì molto, differenziandosi da Paese a Paese, con l'espandersi del cristianesimo. Molto diffuso era il canto dei "salmi" della Bibbia (salmodia), con la partecipazione di tutta l'assemblea dei fedeli (salmodia diretta), di derivazione ebraica. A Milano, invece, ad opera del vescovo Ambrogio si affermò la salmodia antifonale, che prevedeva la divisione del coro in due parti che si alternavano nell'esecuzione della melodia. Fu soltanto con papa Gregorio I ...